DSA TORINO DISTURBI DELL'APPRENDIMENTO
Laura Canis, psicologo Torino Moncalieri

Disturbi di apprendimento? Psicoterapeuta per il trattamento di dislessia, discalculia, disgrafia (dsa):
Laura Canis, Psicologa Torino Moncalieri.
Per i bambini con disturbi specifici dell'apprendimento svolgo cicli di potenziamento volti a rafforzare le loro abilita'.
Dopo il primo contatto gratuito, che solitamente avviene via EMAIL o tramite il MODULO DI CONTATTO, tento di offrire una indicazione di massima circa la possibilita' di aiutarvi a risolvere la difficolta' presentata.

+ DSA - Cosa sono?

Con l’acronimo DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) si intende una categoria diagnostica, relativa ai Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento che appartengono ai disturbi del neurosviluppo (DSM 5, 2014), che riguarda i disturbi delle abilità scolastiche. Essi sono denominati:

Dislessia,
Disortografia
Disgrafia
Discalculia.

Le condizioni cliniche correlate ai singoli deficit funzionale vengono cosi' classificate:

- DISLESSIA: disturbo nella lettura (ovvero disturbo dell'abilità di decodifica del testo)

- DISORTOGRAFIA : disturbo nella scrittura (ovvero disturbo dell'abilità di codifica fonografica e competenza ortografica)

- DISGRAFIA: disturbo nella grafia (ovvero disturbo dell'abilità grafo-motoria)

- DISCALCULIA: disturbo nelle abilità di numero e di calcolo (ovvero disturbo nella capacità di comprendere e operare con i numeri).

Nella Consensus Conference del 2007 i Disturbi Specifici dell’Apprendimento, vengono definiti come disturbi con carattere “evolutivo”, caratterizzati da una diversa espressività del disturbo nelle diverse fasi evolutive dell’abilità in questione, e quasi sempre correlati ad altri disturbi.
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento secondo il DSM-5 sono caratterizzati da un'origine biologica, che si trova proprio alla base delle anomalie a livello cognitivo, sono associate a sintomi comportamentali del disturbo e comprendono un’interazione di fattori genetici, epigenetici e ambientali che colpiscono le capacità cerebrali di percepire o processare informazioni verbali o non verbali in modo efficiente e preciso (DSM-5, 2014).

QUALE EFFETTO PRODUCONO I DSA SUI BAMBINI?

I DSA possono rendere difficile la vita a scuola, se non vengono aiutati nella maniera adeguata. I disturbi specifici dell'apprendimento infatti interessano nella maggior parte dei casi le attività di lettura, scrittura e calcolo, abilita' scolastiche fondamentali. E' molto importante che la diagnosi di DSA venga fatta precocemente, in quanto prima il bambino iniziera' a lavorare sulle singole abilita', piu' ci sono possibilita' che avvenga il recupero. I disturbi specifici dell'apprendimento, diagnosticati solitamente entro la fine del percorso alla scuola elementare, portano con se' la non autosufficienza durante il percorso scolastico.
Attualmente i bambini e i ragazzi affetti da DSA non hanno diritto all'insegnante di sostegno, ma hanno tuttavia diritto grazie alla Legge 170/10 ai cosiddetti STRUMENTI DIDATTICI E TECNOLOGICI DI TIPO COMPENSATIVO (sintesi vocale, registratore, programmi di video-scrittura e con correttore ortografico, calcolatrice) e a MISURE DISPENSATIVE. Queste agevolazioni concesse ai bambini con disturbi dell'apprendimento hanno la finalita' di sostenere i bambini a svolgere le correnti attivita' curricolari scolastiche e di sostituire alcuni tipi di prove valutative con altre equipollenti più adatte, che tengano cioe' conto della loro difficolta'. Sono SPECIFICI perché riguardano esclusivamente alcuni processi di apprendimento, cioè automatismi che non si sviluppano durante il percorso scolastico come la lettura precisa e fluente, la capacità di scrivere senza errori, con grafia regolare e decifrabile e usando lo spazio in modo adeguato, di elaborare i numeri e di eseguire calcoli.
Un'altra caratteristica intrinseca alla definizione di disturbo specifico dell'apprendimento e' la caratteristica EVOLUTIVA: il disturbo dell’apprendimento si manifesta infatti in età evolutiva. La presenza eventuale di un DSA si comprende solitamente a partire dalla fine della classe seconda e inizio della terza elementare, nel momento in cui inizia ad emergere la difficoltà del bambino a sviluppare quelle capacità che per gli altri bambini sono invece progressivi automatismi acquisiti, appunto, in modo automatico.
Sempre importante sottolineare e' il fatto che il bambino con DSA non e' il bambino con poca voglia di applicarsi, ne' si tratta di un disturbo conseguente a traumi, blocchi educativi, psicologici, relazionali. I disturbi specifici dell'apprendimento hanno origine neurobiologica: quando parliamo di DSA, parliamo di sviluppo atipico o neurodiversità, di caratteristiche individuali e non di patologia. Una persona con DSA ha infatti un QI adeguato alla sua età. Cio' che lo differenzia da un non-DSA e' il fatto che l'apprendimento avviene con difficoltà e ad un ritmo più lento rispetto ai suoi coetanei, in quanto disperde energie a causa delle sue caratteristiche individuali di apprendimento che la didattica in quel momento non asseconda.

+ Diagnosi, potenziamento, riabilitazione

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) sono la causa principale di difficoltà scolastiche e di abbandono della scuola.
In Italia, la diagnosi di questi disturbi è spesso insufficiente e le stime dicono che almeno due studenti con dislessia su tre non ricevono una diagnosi durante il percorso scolastico. Questo, come immaginabile, genera conseguenze negative a cascata del disturbo, che, in quanto non riconosciute e quindi non arginate, possono continuare anche in età adulta, influenzando in modo negativo le possibilità di successo all’università e nel mondo del lavoro. Riconoscere, diagnosticare, pianificare e usare interventi efficaci significa creare interventi personalizzati e adeguati alle caratteristiche individuali dello studente e al percorso di studi, che favoriscano e garantiscano l’apprendimento. L’obiettivo è rendere lo studente autonomo o il più autonomo possibile, con tutte le ricadute positive in termini di successo scolastico ma anche di autostima e gratificazione nella sfera lavorativa e personale.

QUANDO SI PUO' FARE DIAGNOSI DI DISTURBO SPECIFICO DELL'APPRENDIMENTO?
La diagnosi dei DSA (disturbo specifico dell'apprendimento) puo' essere fatta a partire dalla fine della seconda elementare, esistono tuttavia alcuni indicatori precoci dei DSA (disturbo specifico dell'apprendimento) che possono essere individuati gia' a partire dai 4 o 5 anni di eta'.
Solitamente i segnali principali sono una eccessiva difficolta' nell'apprendimento della lettura (dislessia) e della scrittura (disgrafia e disortografia).

INDICATORI PRECOCI PER I DSA (disturbo specifico dell'apprendimento)

Esistono alcuni indicatori precoci che possono segnalare il rischio di DSA (disturbo specifico dell'apprendimento) gia' a partire dalla scuola dell'infanzia (4 / 5 anni). Gli indicatori PRECOCI si suddividono in:

DIFFICOLTA' COMUNICATIVO – LINGUISTICHE:
- scarsa conoscenza delle parole e dei significati;
- difficoltà con filastrocche e frasi in rima;
- scarsa capacità di costruzione della frase;
- problemi di memoria nell'apprendere le parole.

DIFFICOLTA' MOTORIO – PLASTICHE:
- scarsa capacità di disegno, sia nella rappresentazione che nella riproduzione di figure geometriche;
- scarsa manualità sia fine che globale.
DIFFICOLTA' UDITIVE E VISUO-SPAZIALI:

- difficoltà nel ripetere e individuare toni, suoni, sillabe e parole simili;
- scarsa capacità di organizzazione in giochi di manipolazione e labirinti;
- difficoltà nel ritagliare o nel costruire.

INDICATORI PER I DSA (DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO A PARTIRE DALLA 1° ELEMENTARE

Gli indicatori precoci che possono segnalare il rischio di DSA ((DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO) a partire dalla fine della classe prima elementare si suddividono in:

DIFFICOLTA' NELLA LETTURA (DISLESSIA)

- Lenta decifrazione delle singole lettere;
- incertezza nell'utilizzo delle sillabe;
- scarso controllo del significato delle parole.

DIFFICOLTA' NELLA SCRITTURA

- Scarsa autonomia nella scrittura delle parole;
- sostituzioni o elisioni di lettere;
- difficoltà nell'atto della scrittura.

DIFFICCOLTA' NELL'USO DEI NUMERI

- Errori nel conteggio da 0 a 20;
- errori nel passaggio dalla pronuncia alla scrittura dei numeri da 0 a 20;
- difficoltà nel calcolo a mente entro il 10.

In alcuni casi, inoltre, i DSA (DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO) possono avere delle difficoltà di coordinazione, di motricità fine, di organizzazione delle attività e delle sequenze temporali.  Può capitare che lo stesso bambino manifesti più di un disturbo specifico dell'apprendimento e spesso i DSA sono associati a disturbi dell'attenzione.

+ SOSPETTI CHE TUO FIGLIO SOFFRA DI DSA? ECCO COSA PUOI FARE

Un disturbo specifico dell’apprendimento si può diagnosticare già al termine del primo anno della scuola primaria con un percorso di valutazione di alcune ore. Se pensi che tuo figlio possa avere un DSA o i suoi insegnanti ti hanno segnalato una difficoltà specifica, puoi chiedere un confronto con gli insegnanti. Potrai agire informarmandoti, e imparando a conoscere ed applicare con tuo figlio le strategie di potenziamento più adatte per sostenerlo. Se l’attività didattica di recupero e potenziamento non si dovessero rivelare efficaci, rivolgiti al Servizio Sanitario Nazionale per una valutazione. Con l'avvenuta certificazione tuo figlio potra' appellarsi alla legge che tutela i suoi diritti a scuola, grazie all'utilizzo di STRUMENTI COMPENSATIVI e MISURE DISPENSATIVE da utilizzare quotidianamente nella sua attivita' scolastica.
Parallelamente a questo, e' possibile richiedere dei percorsi di potenziamento mirati, capaci di supportare e allenare proprio le abilita' in cui tuo figlio fa piu' fatica.
Per informazioni non esitare a contattarmi. I cicli di potenziamento sono cicli trimestrali di supporto nell'attivita' dei compiti.
Se desideri piu' informazioni o desideri pianificare un piano di potenziamento per tuo figlio, contattami senza esitazione.

Quando un genitore sospetta di avere un figlio con un DSA (Disturbo specifico dell'apprendimento), ad esempio che possa avere il disturbo di dislessia, e' bene che si rivolga al pediatra e agli insegnanti al fine di valutare eventuali percorsi di potenziamento per risolvere le problematiche evidenziate.
Se l'attività didattica risulta inefficace, bisogna fare, al più presto, una VALUTAZIONE DIAGNOSTICA.
Per richiedere una valutazione diagnostica bisogna rivolgersi al Servizio Tutela della Salute Mentale e Riabilitazione in Età Evolutiva, o all'Unità operativa di Neuropsichiatria Infantile della propria Azienda Sanitaria Locale di riferimento o a specialisti privati.
Per sapere a chi rivolgersi e per tutte le indicazioni necessarie, è possibile affidarsi alla sede locale dell'Associazione Italiana Dislessia. Chi può fare la diagnosi? La diagnosi clinica, in Italia, può essere realizzata da psicologi (L.56/89) e medici, mediante specifici test standardizzati e condivisi, in linea con le indicazioni della Consensus Conference, del Panel di Aggiornamento e Revisione della Consensus Conference e dell'Istituto Superiore di Sanità.
A seguito dell'accordo Stato-Regioni “Indicazioni per la diagnosi e la certificazione dei Disturbi specifici di apprendimento (DSA)” del 25 luglio  2012, le singole regioni hanno avanzato ferree regole legalmente riconosciute in materia. Alcune regioni hanno previsto la possibilità che la diagnosi venga effettuata anche da specialisti o strutture accreditati. Per il Piemonte e' possibile ottenere informazioni aggiornate cliccando QUI. Si consiglia quindi di contattare il servizio pubblico regionale di competenza per informazioni aggiornate.

IN COSA CONSISTE LA DIAGNOSI PER I DSA?

Quando c'è un sospetto di DSA, al bambino vengono somministrati test per valutare: - intelligenza,
- capacità di scrittura,
- capacità di lettura,
- comprensione del testo,
- capacità di calcolo.

Una volta eseguiti questi test, lo specialista redige una relazione che contiene i risultati, la diagnosi del disturbo specifico dell'apprendimento individuato e le strategie da adottare per migliorare l'approccio a beneficio del bambino.

QUANDO SI PUO' FARE DIAGNOSI DSA?

Le diagnosi di dislessia, disortografia e disgrafia possono essere fatte a partire dalla fine della seconda elementare, mentre per la diagnosi di discalculia bisogna attendere la fine della terza elementare.

LA DIAGNOSI DSA VA AGGIORNATA?

Ai fini scolastici il profilo diagnostico del DSA va aggiornato generalmente ogni 3 anni.
La normativa di riferimento è l'accordo “Indicazioni per la diagnosi e la certificazione dei Disturbi specifici di apprendimento” della Conferenza Stato-Regioni, che stabilisce che Il profilo di funzionamento vada aggiornato secondo le seguenti indicazioni:

- al passaggio da un ciclo scolastico all’altro e comunque, di norma, non prima di tre anni dal precedente;
- ogni qualvolta sia necessario modificare l’applicazione degli strumenti didattici e valutativi necessari, su segnalazione della scuola alla famiglia o su iniziativa della famiglia. 

+ CHI SONO

Laureata in Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione. Ho incominciato a sperimentarmi in contesti diversi, ricoprendo ruoli professionali anche molto differenti, tra cui addetta alla selezione del personale presso un'agenzia di lavoro, psicologa/educatrice (Servizio di Educativa Territoriale), volontaria presso l'associazione DI.A.PSI. per malati psichici e collaboratrice presso la comunita' psichiatrica Il Porto di Moncalieri (Torino). Mi sono occupata di psicodiagnosi e percorsi di sostegno a soggetti in eta' evolutiva presso l'Asl 8 di Chivasso (Torino). Nel 2015 conseguo il titolo di Psicoterapeuta familiare, grazie al quale ho intrapreso una collaborazione quinquennale con l'Asl territoriale di Nichelino e Moncalieri (Torino) per aiutare sia gli individui che coppie ed interi nuclei famigliari in difficolta'. Attualmente svolgo l'attivita' di psicologa e psicoterapeuta come libera professionista, presso il mio studio a Torino - Moncalieri e Online su Skype e Whatsapp.

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