ANSIA E STRESS
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La psicologa Laura Canis è specializzata in percorsi di consulenza online su Skype e Whatsapp. Dopo il primo contatto gratuito, che solitamente avviene via EMAIL o tramite il MODULO DI CONTATTO, tento di offrire una indicazione di massima circa la possibilita' di aiutarvi a risolvere la difficolta' presentata.
GUARIRE ANSIA E STRESS DA INCIDENTE STRADALE :
Gli incidenti possono essere di varia natura e tipologia. Rientrano infatti nella casistica di incidente: le sciagure, i terremoti, le esondazioni, le alluvioni, gli incidenti domestici, gli incidenti stradali o ancora persino una malattia che sopraggiunge all’improvviso.
Ciò che accomuna tutte queste varie tipologie di incidenti e’ la loro imprevedibilita’. A seconda della gravita’ dell’incidente la reazione puo’ essere piu’ o meno intensa, ma solitamente essa e’ sempre accompagnata da ansia, stress e preoccupazione imminente. A seconda della gravita’ poi, queste sensazioni possono dissolversi rapidamente o permanere.
Nel caso in cui gli incidenti siano stati particolarmente significativi (almeno dal punto di vista emotivo), e’ facile che il ricordo di questi eventi non passi, neppure a distanza di tempo. E’ questo il caso del disturbo post traumatico da stress.
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TRATTAMENTO DEL DISTURBO POST TRAUMATICO DA STRESS
I sopravvissuti agli incidenti stradali hanno conseguenze non solo fisiche, ma anche psicologiche. A partire da recenti studi, e' infatti emerso che tra il 5% e il 45% degli adulti ed il 14 e 45% dei minori vittime di incidente stradale, tendano a sviluppare un Disturbo Post Traumatico da Stress durante l'anno successivo all'incidente che li ha coinvolti. Il disturbo post traumatico da stress e’ caratterizzato da senso di ansia, stress e continuo senso di apprensione, spesso accompagnato da flash back improvvisi che riportano alla mente le immagini dell’incidente e le emozioni ad esso connesse. Il disturbo post traumatico da stress porta quindi il soggetto colpito a divenire prigioniero psicologico dell’incidente vissuto, anche laddove le conseguenze fisiche dello stesso siano gia’ state risolte.
La pratica della mindfulness può essere utile in questi casi perchè oltre a ridurre i livelli di cortisolo, favorisce il superamento dalla tendenza a rimuginare e degli schemi di pensiero nocivi che causano stress, insicurezza, infelicità e depressione. La mindfulness supporta la felicità e l'equilibrio emotivo, riducendo le emozioni negative. Migliora inoltre il funzionamento del sistema immunitario, aiuta a ridurre i dolori cronici, la stanchezza e l’insonnia.
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Questi problemi costituiscono un fenomeno estremamente diffuso, al punto che in Italia una famiglia su tre ne ha avuto esperienza diretta.
Tuttavia quasi mai alle vittime viene fornito l'adeguato sostegno psicologico per il trattamento dell'ansia o dello stress correlato.
La psicologa aiuta chi sta attraversando un particolare momento di difficolta' a superarlo. Come? Riscoprendo risorse personali nascoste che il paziente, a causa delle vicissitudini della vita, spesso dimentica di possedere. Laddove il soggetto fatichi a superare da solo questo momento, puo’ essere utile infatti l’intervento di uno specialista, per aiutare a rielaborare il ricordo dell’incidente, cosi’ da rendere il paziente finalmente libero dal suo ricordo intrusivo.
La psicologa ha la giusta "distanza" che le permette di guardare te e la tua vita da una posizione neutra. Questo gli consente di scorgere all'interno delle tue vicende personali, le tue possibili risorse nascoste ed i nessi apparentemente inesistenti e difficilmente individuabili tra i vari eventi della vita.
Una psicoterapia o un ciclo di sedute di sostegno di uno psicologo solitamente non dura più di 10 incontri.
Contattando Laura Canis, psicologa e psicoterapeuta, è possibile prenotare sedute e consulenze psicologiche sia in studio che online, mediante Skype e Whatsapp.
Dopo il primo contatto, la psicologa offre una indicazione di massima circa la possibilita' di aiutarti a risolvere la difficolta' presentata.
ALCUNI NUMERI SUGLI INCIDENTI STRADALI
Un quarto dei decessi complessivi per cause violente e' dovuto a incidenti stradali, secondi solo agli incidenti domestici in quanto a primato come causa di morte. Si calcola che nel nostro paese ogni giorno si verificano circa 614 incidenti, muoiono in media 15 persone e circa 867 rimangono ferite. In Italia sono proprio gli incidenti stradali ad essere la causa principale di morte per i ragazzi fino a 29 anni. Altro dato estremamente allarmante e' dato dal numero di invalidi che proprio gli incidenti stradali mietono: ogni anno si calcolano 170.000 invalidi permanenti.
Oltre a questo, sono evidenti anche altri tipi di patologia: come la depressione, la amaxofobia e le crisi d'ansia.
Come poc'anzi accennato, si da' ancora troppa poca importanza all'impatto psicologico che l'esperienza di un incidente stradale provoca sulle vittime sopravvissute e sui loro familiari, inoltre non dimentichiamo la fragilita' dei bambini che si trovano coinvolti in simili eventi.
Alle conseguenze fisiche di un incidente stradale si associano dolorose conseguenze psicologiche, sia per l'aver subito l'incidente in sè, sia per averne subito la perdita di una persona cara...
Estremamente complesse e varie possono le essere le ripercussioni che un incidente stradale puo' avere sulle vite di chi lo subisce in prima persona, cosi' come altrettanto estremamente varie e complesse sono le ripercussioni su chi ne viene coinvolto solo in modo secondario: vedi i parenti delle vittime, chi ha vissuto l'impatto con la vittima, che oltre al disturbo post traumatico, potra' sviluppare anche senso di colpa...
Insomma, ogni incidente stradale comporta risposte psicologiche, emotive e comportamentali estremamente soggettive e certamente proporzionali all'entita' ed al livello di gravita' dell'incidente stesso.
Una delle maggiori associazioni sul territorio italiano che si occupa di questo fenomeno e' l'Associazione Famigliari Vittime della Strada. E' proprio questa che a partire dal 1998 in Italia si batte anche per promuovere il riconoscimento dell'aspetto psicologico e di tutto il mondo di dolore che sta dietro ai numeri, ovvero ai dati ufficiali. A partire da un'indagine effettuata dalla Federazione Europea delle Vittime della Strada si evidenzia infatti che il 90% delle famiglie dei morti e l'85% di quelle degli invalidi riportano un declino della qualita' della vita da un punto di vista economico, relazionale e psicofisico.
Il 72% dei soggetti sviluppa perdita di interesse per le attivita' quotidiane, il 49% riferisce una diminuzione di fiducia in se stessi. Si registrano poi problemi d'ansia nel 46% dei soggetti, depressione nel 64%,fobie nel 27%. Il 37% riporta propositi suicidiari, mentre le emozioni prevalenti risultano essere rabbia (78%) e risentimento (71%).
Oltre a cio', sempre lo stesso studio rileva che nel caso di incidente grave, vengono individuate quattro categorie di vittime: chi muore, i famigliari di chi muore, chi contrae un handicap e i congiunti di chi contrae un handicap. Ma nessuno di questi dati, pare essere sufficiente per sensibilizzare alla sofferenza psicologica che l'evento porta inevitabilmente con se'.
Diventa importante allora, comprendere l'importanza di non sottovalutarne l'aspetto psicologico, in quanto il sostegno, specialmente nei primissimi mesi seguenti all'evento, puo' essere fondamentale ed estremamente prezioso al fine da ridurre al minimo l'insorgenza di un un futuro trauma, aventi cause dissociate dalla coscienza, e dunque piu' difficile da elaborare.